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La difficoltà a deglutire compromette la qualità di vita e può essere pericolosa per la salute

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CENTRO ALICE - VIA MESSINA 7/A - CAGLIARI

1. Definizione e classificazione

Si distinguono due tipi di disfagie:

  • Disfagia orofaringea ovvero la difficoltà a trasportare il cibo attraverso faringe e la prima porzione dell’esofago. Essa è spesso legata a patologie neurologiche o a esiti di interventi chirurgici.
  • Disfagia esofagea ovvero la sensazione di ostacolo o blocco al passaggio del cibo nell’esofago. Essa può dipendere da stenosi benigne/maligne, acalasia o malattie da reflusso.

Inoltre, è importante rilevare se il disturbo riguarda cibi solidi, liquidi o entrambi, per orientare correttamente la diagnosi.

Valutazione clinica iniziale

  1. Anamnesi dettagliata. E’ necessario analizzare i seguenti fattori:
    • Durata e progressione dei sintomi
    • Tipo di alimento che crea difficoltà (solidi vs liquidi)
    • Sintomi associati: rigurgito, pirorosi, perdita di peso
  2. Esame obiettivo ORL:

Inoltre, si procede con test di screening dei riflessi del vomito e della forza muscolare facciale.

Esami endoscopici

  • VideoFibrolaringoscopia con test di deglutizione che permette di osservare in tempo reale con telecamera il passaggio del bolo ed eventuali aspirazioni.
  • Videofluoroscopia dinamica (MBSS) ovvero una radiografia in movimento delle fasi di deglutizione che rappresenta il gold standard per disfagia orofaringea.

Inoltre, in caso di sospette lesioni strutturali, si ricorre a ulteriori accertamenti.

Strumenti strumentali aggiuntivi

  • TC/RM del collo e mediastino per escludere lesioni strutturali.
  • Endoscopia digestiva superiore (EGDS) che consente inoltre biopsie e dilatazioni in caso di stenosi.

Pertanto, la scelta degli esami dipende sempre dal sospetto clinico iniziale.

Protocollo diagnostico consigliato

  1. Prima visita ORL con fibrolaringoscopia e screening iniziale.
  2. Esami radiologici e strumentali in base al sospetto clinico.
  3. Collaborazione multidisciplinare: gastroenterologo, nutrizionista, logopedista, fisioterapista.
  4. Stesura di un piano terapeutico personalizzato: riabilitazione della deglutizione, terapie farmacologiche, interventi endoscopici o chirurgici.

Infine, il percorso di cura sarà modulato in base alla causa e alla gravità dei sintomi.

Quando rivolgersi a uno specialista ORL

  • Perdita di peso significativa senza cause apparenti
  • Polmoniti ricorrenti
  • Disfagia progressiva da solidi a liquidi
  • Dolore retrosternale persistente o ematemesi
  • Sintomi neurologici associati (afasia, debolezza facciale)

In questi casi, una diagnosi tempestiva è decisiva per la prognosi.

FAQ

Qual è la differenza tra disfagia e odinofagia?

La disfagia è la difficoltà a deglutire, mentre l’odinofagia è il dolore percepito durante la deglutizione.

È rischiosa la videofluoroscopia?

È un esame radiologico a bassa dose di radiazioni, generalmente ben tollerato e sicuro.

Quanto dura la riabilitazione per disfagia?

In media tra 4 e 12 settimane, con esercizi guidati da logopedista e fisioterapista respiratorio.

Prenotazione

La difficoltà a deglutire compromette la tua qualità di vita e può essere pericolosa per la salute. Prenota una visita mirata con il Dott. Manca Thomas

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Difficoltà a deglutire qualità di vita e salute. La diagnosi della disfagia. 

La disfagia è la difficoltà a deglutire cibi solidi o liquidi e può compromettere gravemente la qualità di vita, la nutrizione e la sicurezza del paziente. In ambito otorinolaringoiatrico, una diagnosi tempestiva e accurata è fondamentale per distinguere le cause orofaringee da quelle esofagee, per pianificare il trattamento più adeguato e prevenire complicanze come le polmoniti ab ingestis o il soffocamento.

Per questo motivo, se avverti difficoltà nella deglutizione è importante prenotare una valutazione mirata con uno specialista

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1. Definizione e classificazione

Si distinguono due tipi di disfagie:

Inoltre, è importante rilevare se il disturbo riguarda cibi solidi, liquidi o entrambi, per orientare correttamente la diagnosi.

Valutazione clinica iniziale

  1. Anamnesi dettagliata. E’ necessario analizzare i seguenti fattori:
    • Durata e progressione dei sintomi
    • Tipo di alimento che crea difficoltà (solidi vs liquidi)
    • Sintomi associati: rigurgito, pirorosi, perdita di peso
  2. Esame obiettivo ORL:

Inoltre, si procede con test di screening dei riflessi del vomito e della forza muscolare facciale.

Esami endoscopici

Inoltre, in caso di sospette lesioni strutturali, si ricorre a ulteriori accertamenti.

Strumenti strumentali aggiuntivi

Pertanto, la scelta degli esami dipende sempre dal sospetto clinico iniziale.

Protocollo diagnostico consigliato

  1. Prima visita ORL con fibrolaringoscopia e screening iniziale.
  2. Esami radiologici e strumentali in base al sospetto clinico.
  3. Collaborazione multidisciplinare: gastroenterologo, nutrizionista, logopedista, fisioterapista.
  4. Stesura di un piano terapeutico personalizzato: riabilitazione della deglutizione, terapie farmacologiche, interventi endoscopici o chirurgici.

Infine, il percorso di cura sarà modulato in base alla causa e alla gravità dei sintomi.

Quando rivolgersi a uno specialista ORL

In questi casi, una diagnosi tempestiva è decisiva per la prognosi.

FAQ

Qual è la differenza tra disfagia e odinofagia?

La disfagia è la difficoltà a deglutire, mentre l’odinofagia è il dolore percepito durante la deglutizione.

È rischiosa la videofluoroscopia?

È un esame radiologico a bassa dose di radiazioni, generalmente ben tollerato e sicuro.

Quanto dura la riabilitazione per disfagia?

In media tra 4 e 12 settimane, con esercizi guidati da logopedista e fisioterapista respiratorio.

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Di Thomas Geremia Manca

Il Dott. Thomas Manca ha improntati la sua carriera sulla diagnosi e cura dei disturbi dell’orecchio, naso e gola, integrando competenze otorinolaringoiatriche e medico-estetiche. Vanta un’ampia esperienza sia negli adulti sia nei bambini, maturata in ambulatori, casa di cura e ospedali con consulenze trasversali in tutti i reparti e in Pronto Soccorso adulti e pediatrico. Si occupa inoltre di disturbi della deglutizione nei pazienti adulti, offrendo valutazioni funzionali e terapie personalizzate. Sempre aggiornato sulle più recenti evidenze scientifiche, partecipa regolarmente a corsi di perfezionamento e congressi. Presso il Centro Alice utilizza tecnologie di ultima generazione per garantire diagnosi precise e percorsi terapeutici su misura.