PRENOTA VISITA Tel: 3471711176 (Inviare messaggio WHATSAPP o SMS) CENTRO ALICE - VIA MESSINA 7/A - CAGLIARI
1. Definizione e classificazione
Si distinguono due tipi di disfagie:
- Disfagia orofaringea ovvero la difficoltà a trasportare il cibo attraverso faringe e la prima porzione dell’esofago. Essa è spesso legata a patologie neurologiche o a esiti di interventi chirurgici.
- Disfagia esofagea ovvero la sensazione di ostacolo o blocco al passaggio del cibo nell’esofago. Essa può dipendere da stenosi benigne/maligne, acalasia o malattie da reflusso.
Inoltre, è importante rilevare se il disturbo riguarda cibi solidi, liquidi o entrambi, per orientare correttamente la diagnosi.
Valutazione clinica iniziale
- Anamnesi dettagliata. E’ necessario analizzare i seguenti fattori:
- Durata e progressione dei sintomi
- Tipo di alimento che crea difficoltà (solidi vs liquidi)
- Sintomi associati: rigurgito, pirorosi, perdita di peso
- Esame obiettivo ORL:
- Ispezione di orofaringe e laringe con specchio o fibrolaringoscopio
- Valutazione di motilità linguale, palatale e faringea
- Screening: riflessi del vomito, forza muscolare facciale
Inoltre, si procede con test di screening dei riflessi del vomito e della forza muscolare facciale.
Esami endoscopici
- VideoFibrolaringoscopia con test di deglutizione che permette di osservare in tempo reale con telecamera il passaggio del bolo ed eventuali aspirazioni.
- Videofluoroscopia dinamica (MBSS) ovvero una radiografia in movimento delle fasi di deglutizione che rappresenta il gold standard per disfagia orofaringea.
Inoltre, in caso di sospette lesioni strutturali, si ricorre a ulteriori accertamenti.
Strumenti strumentali aggiuntivi
- TC/RM del collo e mediastino per escludere lesioni strutturali.
- Endoscopia digestiva superiore (EGDS) che consente inoltre biopsie e dilatazioni in caso di stenosi.
Pertanto, la scelta degli esami dipende sempre dal sospetto clinico iniziale.
Protocollo diagnostico consigliato
- Prima visita ORL con fibrolaringoscopia e screening iniziale.
- Esami radiologici e strumentali in base al sospetto clinico.
- Collaborazione multidisciplinare: gastroenterologo, nutrizionista, logopedista, fisioterapista.
- Stesura di un piano terapeutico personalizzato: riabilitazione della deglutizione, terapie farmacologiche, interventi endoscopici o chirurgici.
Infine, il percorso di cura sarà modulato in base alla causa e alla gravità dei sintomi.
Quando rivolgersi a uno specialista ORL
- Perdita di peso significativa senza cause apparenti
- Polmoniti ricorrenti
- Disfagia progressiva da solidi a liquidi
- Dolore retrosternale persistente o ematemesi
- Sintomi neurologici associati (afasia, debolezza facciale)
In questi casi, una diagnosi tempestiva è decisiva per la prognosi.
FAQ
Qual è la differenza tra disfagia e odinofagia?
La disfagia è la difficoltà a deglutire, mentre l’odinofagia è il dolore percepito durante la deglutizione.
È rischiosa la videofluoroscopia?
È un esame radiologico a bassa dose di radiazioni, generalmente ben tollerato e sicuro.
In media tra 4 e 12 settimane, con esercizi guidati da logopedista e fisioterapista respiratorio.
Prenotazione
La difficoltà a deglutire compromette la tua qualità di vita e può essere pericolosa per la salute. Prenota una visita mirata con il Dott. Manca Thomas
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Difficoltà a deglutire qualità di vita e salute. La diagnosi della disfagia.
La disfagia è la difficoltà a deglutire cibi solidi o liquidi e può compromettere gravemente la qualità di vita, la nutrizione e la sicurezza del paziente. In ambito otorinolaringoiatrico, una diagnosi tempestiva e accurata è fondamentale per distinguere le cause orofaringee da quelle esofagee, per pianificare il trattamento più adeguato e prevenire complicanze come le polmoniti ab ingestis o il soffocamento.
Per questo motivo, se avverti difficoltà nella deglutizione è importante prenotare una valutazione mirata con uno specialista
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1. Definizione e classificazione
Si distinguono due tipi di disfagie:
- Disfagia orofaringea ovvero la difficoltà a trasportare il cibo attraverso faringe e la prima porzione dell’esofago. Essa è spesso legata a patologie neurologiche o a esiti di interventi chirurgici.
- Disfagia esofagea ovvero la sensazione di ostacolo o blocco al passaggio del cibo nell’esofago. Essa può dipendere da stenosi benigne/maligne, acalasia o malattie da reflusso.
Inoltre, è importante rilevare se il disturbo riguarda cibi solidi, liquidi o entrambi, per orientare correttamente la diagnosi.
Valutazione clinica iniziale
- Anamnesi dettagliata. E’ necessario analizzare i seguenti fattori:
- Durata e progressione dei sintomi
- Tipo di alimento che crea difficoltà (solidi vs liquidi)
- Sintomi associati: rigurgito, pirorosi, perdita di peso
- Esame obiettivo ORL:
- Ispezione di orofaringe e laringe con specchio o fibrolaringoscopio
- Valutazione di motilità linguale, palatale e faringea
- Screening: riflessi del vomito, forza muscolare facciale
Inoltre, si procede con test di screening dei riflessi del vomito e della forza muscolare facciale.
Esami endoscopici
- VideoFibrolaringoscopia con test di deglutizione che permette di osservare in tempo reale con telecamera il passaggio del bolo ed eventuali aspirazioni.
- Videofluoroscopia dinamica (MBSS) ovvero una radiografia in movimento delle fasi di deglutizione che rappresenta il gold standard per disfagia orofaringea.
Inoltre, in caso di sospette lesioni strutturali, si ricorre a ulteriori accertamenti.
Strumenti strumentali aggiuntivi
- TC/RM del collo e mediastino per escludere lesioni strutturali.
- Endoscopia digestiva superiore (EGDS) che consente inoltre biopsie e dilatazioni in caso di stenosi.
Pertanto, la scelta degli esami dipende sempre dal sospetto clinico iniziale.
Protocollo diagnostico consigliato
- Prima visita ORL con fibrolaringoscopia e screening iniziale.
- Esami radiologici e strumentali in base al sospetto clinico.
- Collaborazione multidisciplinare: gastroenterologo, nutrizionista, logopedista, fisioterapista.
- Stesura di un piano terapeutico personalizzato: riabilitazione della deglutizione, terapie farmacologiche, interventi endoscopici o chirurgici.
Infine, il percorso di cura sarà modulato in base alla causa e alla gravità dei sintomi.
Quando rivolgersi a uno specialista ORL
- Perdita di peso significativa senza cause apparenti
- Polmoniti ricorrenti
- Disfagia progressiva da solidi a liquidi
- Dolore retrosternale persistente o ematemesi
- Sintomi neurologici associati (afasia, debolezza facciale)
In questi casi, una diagnosi tempestiva è decisiva per la prognosi.
FAQ
Qual è la differenza tra disfagia e odinofagia?
La disfagia è la difficoltà a deglutire, mentre l’odinofagia è il dolore percepito durante la deglutizione.
È rischiosa la videofluoroscopia?
È un esame radiologico a bassa dose di radiazioni, generalmente ben tollerato e sicuro.
In media tra 4 e 12 settimane, con esercizi guidati da logopedista e fisioterapista respiratorio.
Prenotazione
La difficoltà a deglutire compromette la tua qualità di vita e può essere pericolosa per la salute. Prenota una visita mirata con il Dott. Manca Thomas
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